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Il Salone della procreazione assistita. «Illegale, c’è l’utero in affitto»
Si chiama “Désir d’Enfant” (Desiderio di un figlio) ed è una sorta di fiera indirizzata a chi cerca «sostegno, consiglio e informazioni per creare o ingrandire» la sua famiglia. Niente di male, si dirà. Se non che l’evento che si svolgerà domani e domenica a Parigi, all’Espace Champerret, oltre ad essere un vero e proprio salone della fecondazione artificiale in tutte le sue sfaccettature, con confronti tra specialisti e aspiranti genitori che sperimentano problemi di concepimento, presentazione di “pacchetti” medici, offerte di viaggi della speranza in cliniche spagnole o greche, canadesi o californiane, offre sottotraccia una piattaforma promozionale per la Gravidanza per altri. Pratica che però, così come in Italia, è vietata in Francia, sebbene largamente praticata da cittadini francesi all’estero.
La maternità surrogata infatti, pur non espressamente menzionata nel materiale informativo dalle fiera, tuttavia compare in diversi incontri aperti al pubblico, tra cui uno, sabato mattina, con una madre surrogata statunitense. Inoltre nella lista del partner del Salone, tra banche del seme e degli ovociti, società di spedizione aerea di materiale genetico, ci sono anche cliniche specializzate proprio nell’affitto di uteri, come l’americana Extraordinary Conceptions, le cipriote Gaia Fertility e Dunya, la canadese Babies come True… Infine: nel modulo di iscrizione online, alla domanda: per quale argomento parteciperai al salone? tra le altre opzioni si può barrare la casella Gpa.
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