Essere vincitori sul mondo grazie al Signore

Gv 12, 24-26

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.

Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.

Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».

Festa grande oggi per la Chiesa: Lorenzo, diacono sotto papa Sisto V, oggi dona al cielo la sua anima. In vita si era sempre distinto proprio per il non curarsi affatto delle ricchezze terrene e del potere mondano, donando tutto se stesso per la cura dei poveri e dei più bisognosi. La figura di Lorenzo, “il vittorioso” come dice l’etimologia del suo nome, ci mostra ancora oggi come sia possibile essere vincitori sul mondo grazie al Signore: amare la propria vita, restando attaccati ai beni di questo mondo, è la mossa del perdente che in un battito di ciglia si vedrà strappare via tutto all’improvviso. Chi invece getta il suo seme, la sua anima sul buon terreno del Signore, ecco che morendo a se stesso produce frutti di misericordia che durano nei secoli.