Il convegno

“Umiltà, disinteresse, beatitudine Rileggere il Convegno ecclesiale di Firenze” è questo il titolo del prossimo convegno che si svolgerà a Firenze Sabato 23 Novembre, nel Salone di Apollo (Firenze, via de’ Pucci). Organizzato dalla Commissione Regionale per la Cultura, si pone l’intento di riportare alla memoria l’importanza del Convegno Ecclesiale Nazionale che si tenne a Firenze nel 2015 “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. 

L’idea di fondo è quella di rileggere i contenuti e le indicazioni del Convegno, particolarmente del discorso pronunciato da papa Francesco in quell’occasione, per trovare indicazioni di lavoro per le Chiese locali a livello di impegno culturale e di lettura del nostro tempo.

Le tre parole scelte come titolo, tratte dal discorso del Papa, intendono suggerire una riflessione a livello soprattutto di stile di vita cristiana: la proposta è quella di rileggere il tema dell’umanesimo cristiano non tanto a livello teorico o dei principi, ma piuttosto nella sua dimensione di vita concreta, di presenza e di testimonianza, di ascolto e di condivisione, con i nostri contemporanei, delle domande e delle sfide che ci troviamo a vivere. Nel “cambiamento d’epoca” che stiamo attraversando – sono ancora parole di quel discorso –, infatti, a noi pare che la Chiesa sia davvero chiamata a un profondo rinnovamento delle sue modalità e della sua presenza, alla ricerca di un possibile nuovo stile cristiano nel mondo contemporaneo.

In questa prospettiva la giornata del Convegno sarà suddivisa in quattro momenti:

·      prospettive in dialogo

·      tavoli di lavoro

·      presentazione di esperienze “pilota”

·      analisi critica e sintesi finale

Ore 9.30-11.30 CHRISTOPH THEOBALD, Il cristianesimo come stile Voce laica (SANDRO VERONESI, MASSIMO RECALCATI) Ore 12-13.30 Tavoli di lavoro: La rilevanza attuale delle Chiese toscane nella cultura del territorio Ore 15-16 Video di presentazione di varie esperienze toscane Ore 16-17.30 CHIARA GIACCARDI e ADRIANO FABRIS: commento di sintesi da un punto di vista territoriale e contenutistico Conclusioni, CARD. GIUSEPPE BETORI