Le parole di Giada nel libro di mons. Ghiberti

Ogni 4 del mese la Messa in ricordo

Tra le varie testimonianze lette durante la Messa in ricordo di Giada, c’è quella di Mons. Giuseppe Ghiberti, che nel suo libro “DAVANTI ALLA SINDONE”,  fa riferimento a Giada Menicagli. Questo libro fu donato alla famiglia Menicagli con dedica scritta a mano “Ai cari genitori di Giada. Ostensione della Sindone 2010. aff/mo don Giuseppe.”

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Mons. Ghiberti, deceduto il 2 settembre 2023, era un teologo piemontese, biblista, studioso della Sacra Sindone, collaboratore e amico di papa Benedetto XVI, esperto mondiale della Sindone,  assistente ecclesiastico del Centro Internazionale di sinodologia. Nel libro da lui scritto ed edito dalle Edizioni San Paolo 2010, il capitolo VI a pagina 49 ha il titolo “Sindone e Santi” ed alle pagine 53/54/55 l’autore così scrive: “Vale la pena ricuperare un’ esperienza vicina a noi. Nel 1998, il 14 maggio, giungeva alla Sindone una ragazza di Livorno, destinata a percorrere un calvario prima di morire il 4 gennaio 2003. Si chiamava Giada Menicagli e probabilmente verrà segnalata all’attenzione di tutta la Chiesa per l’eroicità delle sue virtù. Quando le fecero la proposta di un pellegrinaggio, non ne fu entusiasta; poi si decise e si sentì già coinvolta durante la preparazione. “Quando ci siamo fermati davanti al luogo che  segnava l’inizio del percorso di meditazione, ho avvertito una sensazione strana: non volevo presentarmi a te con oro e rossetto. Dovevo venire da te così com’ero. C’era l’esigenza di spogliarmi di me stessa, di mettermi a nudo di fronte a te. Se non avessi pensato al dopo, avrei regalato il braccialetto e l’anello che rappresentavano quasi una colpa. Li ho comunque tolti insieme al rossetto. Ho avvertito la tua semplicità , volevo incontrarti così … Il nostro cammino continuava e mi chiedevo il perché dei miei sentimenti. So solo che al pensiero della tua morte e del tuo dolore le lacrime sgorgavano da sole…Dopo fortunatamente ci siamo divisi in tanti gruppi e così ho potuto seguire la voce che mi chiamava a te e ho compreso che mi avevi conquistata… Mi sono inginocchiata, ho detto qualcosa poi mi sono rimessa a sedere e sono rimasta in silenzio. Nel tuo silenzio. Ero e sono consapevole che tu mi parlavi e che piano piano i semini che stai mettendo in me daranno risposte al mio non sapere. Sono uscita, ma sapevo che dopo pochi minuti sarei tornata. Eri per me una calamita molto forte… Mi sono ancora una volta seduta, non sarei mai voluta venire via, ma sapevo che era giunta l’ora e così ti ho salutato. Uscendo ho voluto che tu fossi l’ultima immagine che i miei occhi vedevano… Mi hai dato il dono di sperimentare l’amore. Ti ho visto vivo e sorridente. Ho assaporato la tua risurrezione. Un invito  a viverti meglio”. 

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Questi brani, riportati dal Mons. Ghiberti, si trovano nel libro “La Tua Sindone” di Giada Menicagli. Un libro, pubblicato da Editasca nel 2008, che raccoglie tutte le riflessioni della ragazza, manoscritti e varie parti del suo libro di preghiera, in cui è presente questa dedica: – La Tua Sindone: dedica. A Sua Santità Giovanni Paolo II, a Mons. Teodoro Biondi, ai malati e ai loro familiari, agli infermieri e ai medici, agli amici e ai conoscenti, affinché i ” semini” diano frutti copiosi”-. Un libro che è stato tradotto in varie lingue: Tu Sabana Santa (Spagnolo); Deine Sindone (Tedesco); Ton Saint Suaire (Francese); Your Shroud (Inglese). Ecco che la spiritualità di Giada arrivò anche al biblista famoso che colse in lei una fede pura, sincera e la riconobbe come una santa, come colei che è accanto al Signore, colei che è l’immagine della virtù. 

Ricordiamo che ogni 4 del mese, nella parrocchia della Sacra Famiglia, viene celebrata una messa in memoria di Giada e per chi volesse portare un fiore al suo tabernacolo, il suo corpo riposa nel camposanto di Santa Giulia.