L’eperienza del Kirtan

Durante l’ultimo weekend, 18-19 Maggio, hanno fatto visita all’abbazia della Valle Benedetta un piccolo gruppo di donne e uomini per condividere con la comunità la pratica del Kirtan. Hanno ricevuto ospitalità presso la casa Ex-Ceis, hanno partecipato alla Messa e si sono innamorati della pace, della serenità e della spiritualità che hanno respirato su questa nostra meravigliosa collina che getta lo sguardo sul lungomare livornese. Don Cristian, alla fine della celebrazione, ha invitato i fedeli a tornare nel pomeriggio per condividere , tutti insieme, l’esperienza di cantare e suonare in armonia i mantra tradizionali.

Questo è il Kirtan, è un’esperienza sensoriale, non è il classico concerto, non esiste separazione tra i musicisti ed i partecipanti, è una forma di meditazione senza sforzo, la gioia che sale naturalmente. Tra i musicisti e i parrocchiani di ogni età, che hanno partecipato a questa esperienza, si è creata una bellissima atmosfera che ha coinvolto tutti i presenti.

Don Cristian ha introdotto la serata ispirandosi a Matteo 25,14-30, la parabola dei talenti, per comunicare a tutti la forza, l’assolutezza e la meraviglia dell’amore del Padre, un amore eterno, un amore così assoluto che noi, umani, non possiamo riuscire a comprendere appieno. Quello che possiamo fare è cercare di essere una canna di bambù spaccata e vuotata dal Signore perché fluisca in noi acqua nuova, perché sgorghi attraverso di noi una musica celestiale.

E questa musica si è librata tra le antiche mura dell’Abbazia in una perfetta armonia, in un inno di gioia e serenità. Il tempo trascorso a cantare i mantra, da  Kyrie eleison Christe eleison a  Hari Krishna, chiudendo poi con un meraviglioso evenu shalom alejem, è stato un’esperienza, a detta dei presenti, che ha fatto loro sentire la dolcissima vicinanza al Padre.

Don Cristian ha poi concluso facendoci notare che, esperienze come quella che avevamo appena vissuto, servono a ravvivare in noi il fuoco della fede, perché, citando Papa Francesco, la fede non è una “ninna nanna” che ci culla per farci addormentare, ma un fuoco acceso per farci stare desti e operosi anche nella notte!