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Ti spedisco in convento!
Recentemente ho proposto ai ragazzi di vedere il reality “Ti spedisco in convento” dove alcune suore di Sorrento hanno ospitato per un mese, cinque ragazze lontane dalla fede e dai valori più importanti, per provare a farle riflettere seriamente sulla loro vita e sullo loro scelte. Nel corso del mese nel quale le ragazze sono state a stretto contatto con le suore è successo un po’ di tutto ma alla fine la tenacia delle suore ha mostrato alle ragazze che potevano essere diverse, migliori, meno preda del successo, della ricchezza e delle mode.
I ragazzi in classe hanno visto solo la prima e l’ultima puntata e sono rimasti affascinati dalla vita religiosa mostrata nel reality, che è apparsa loro lontana dagli stereotipi di una chiesa vecchia e lontana, ma ancor di più una strada vera per una vita piena, che invece la vita sregolata delle ragazze non poteva offrire. Successivamente ho chiesto ai ragazzi di scrivere le loro impressioni e di rivolgere alcune domande alla madre superiora del convento. Suor Monica, da me contattata telefonicamente ha accettato di incontrare due classi in una video chiamata. Questo incontro in diretta con una delle suore protagoniste del reality, ha fatto nascere in alcuni ragazzi tutta una serie di domande anche sulla vita consacrata e il desiderio di poter vivere in futuro una esperienza simile a quelle ragazze. Quelle suore a mio avviso hanno saputo mostrare il vero volto della Chiesa, accogliente, materno, amorevole, di quell’amore che cambia il cuore delle persone.
La mia riflessione a partire da questa esperienza è che i ragazzi hanno bisogno di trovare luoghi e persone dove incontrare l’amore e quindi Cristo. Questo dovrebbero essere insegnanti, educatori, associazioni, parrocchie, conventi, monasteri: luoghi di pace e di amore dove un ragazzo dovrebbe imparare il vero senso della parola felicità.