Il contributo delle donne alla sicurezza alimentare in tutto il mondo

Noi esseri umani siamo tutti diversi e unici, ma anche uguali per tante necessità. Per esempio, abbiamo tutti bisogno di acqua e cibo per vivere.

In generale, è cibo tutto quello che si mangia e che arriva a noi attraverso una filiera che va dalla produzione e raccolta delle materie prime fino all’arrivo nel piatto. In altre parole, il cibo che mangiamo è il risultato di un insieme di attività umane molto diverse tra loro: è stato prodotto, raccolto, trasportato, venduto, comprato, conservato, preparato e cucinato da qualcuno.

Grazie alle nuove tecnologie, oggi abbiamo dati che ci dicono chi ha contribuito a tutte quelle attività che lavorano insieme per assicurare l’obiettivo della sicurezza alimentare e ci mostrano come, nel mondo, le donne hanno un ruolo fondamentale all’interno di tutta la filiera alimentare.

Ad esempio, secondo dati della FAO, sappiamo che le donne sono responsabili di circa la metà della produzione alimentare mondiale e che le percentuali sono anche più alte – tra il 60 e l’80%- nei Paesi in via di sviluppo, dove le donne sono essenziali per l’agricoltura su piccola scala, per il lavoro agricolo e per il sostentamento di famiglie e comunità.

Da altri dati, raccolti attraverso fonti diverse, vediamo che all’interno di famiglie e comunità, nella maggior parte dei casi, sono le donne ad assumersi la responsabilità della cucina domestica e a prendersi così cura della salute dei propri cari e dei più vulnerabili, come i bambini, i malati e gli anziani.

Seguendo l’andamento di molti progetti legati a contesti e necessità diversi tra loro, si è potuto notare come le donne tendono a sostenersi a vicenda e, quando acquisiscono competenze preziose sono inclini a condividerle con altre donne all’interno della loro comunità, creando così un circolo virtuoso di conoscenze che contribuisce alla sicurezza alimentare della comunità stessa.

Riguardo alle risorse economiche, vediamo per esempio che quando le donne hanno la possibilità di gestire il denaro sono più inclini degli uomini a spendere per le esigenze nutrizionali della famiglia, per le spese sanitarie e per le spese legate all’istruzione dei figli.

In conclusione, sono oramai tantissimi gli esempi di progetti in tutto il mondo che dimostrano come investire nelle donne, quindi nella loro istruzione e formazione, risulta essere un modo molto efficace per combattere l’insicurezza alimentare e favorire allo stesso tempo le condizioni per uno sviluppo umano integrale e progressivo generato attraverso azioni e progetti che si sviluppano dal basso e che sono in grado di adattarsi a situazioni in continua evoluzione.

ll Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale è al lavoro per favorire il riconoscimento del ruolo fondamentale delle donne nel conseguimento dell’obiettivo primario della sicurezza alimentare.

*Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale

Guarda il videohttps://youtu.be/fWdfzyIwECg