Un nuovo progetto di imprenditoria femminile

Vi ricordate il progetto di Lorenzo Cantù, fratello di Charles de Foucauld, livornese, da tanti anni in Tanzania? Proprio su queste pagine ci aveva parlato della possibilità di sfruttare il seme della Jatropha, che laggiù cresce in abbondanza, per creare delle saponette (https://www.www.lasettimanalivorno.it/Diocesi/Un-nuovo-cardinale-per-l-Africa-e-il-progetto-Jatropha/(language)/ita-IT) e dar vita ad una vera e propria impresa al femminile, ebbene, grazie al sostegno del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco, che ha messo nero su bianco i particolari del progetto, la CEI ha deciso di finanziarlo con i fondi dell’8xmille. “Sostegno all’imprenditoria femminile con indirizzo ecologico”: è questo il nome che è stato dato al progetto, avrà durata di due anni e sarà finanziato completamente con i fondi dell’ 8×1000 della Chiesa Cattolica Italiana.

Capofila del progetto è la Congregazione dei Piccoli Fratelli di Gesù di San Charles di Foucauld con la figura di Fratel Lorenzo Cantù, presente a Murugarara dal 1983. La realizzazione dei lavori invece verrà monitorata dai tecnici dell’ufficio locale del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco.

Murugaragara, un villaggio situato nel Nord Ovest della Tanzania, nella Regione di Kagera, si trova al confine con Burundi e Ruanda. Qui, gli abitanti, principalmente piccoli agricoltori, coltivano la terra con strumenti manuali, affrontando quotidianamente sfide economiche e sociali.

La Jatropha: una Risorsa Preziosa

Al centro del progetto di sviluppo del villaggio vi è la coltivazione della Jatropha Curcas, una pianta dai molteplici usi. I suoi semi producono un olio utilizzato per la fabbricazione di saponette medicinali e biodiesel non inquinante, offrendo soluzioni a problemi sanitari e ambientali. Questo progetto ha come obiettivo principale il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione, con particolare attenzione alle donne. 

Rulenge, la contea in cui si trova Murugaragara, soffre di scarsa infrastruttura e lontananza dai centri decisionali. Non esiste alcuna fabbrica nella zona e l’economia si basa quasi esclusivamente su un’agricoltura di sussistenza. Le donne, che rappresentano circa metà della popolazione, portano il peso maggiore delle difficoltà quotidiane: raccolgono legna, attingono acqua dall’unica pompa del villaggio, accudiscono i bambini e lavorano nei campi.

L’iniziativa della Congregazione

La Congregazione ha avviato un progetto per la coltivazione della Jatropha e la produzione di saponette, coinvolgendo attivamente le donne del villaggio. Questa iniziativa mira non solo a migliorare le condizioni sanitarie, grazie alle proprietà medicinali del sapone, ma anche a creare nuove opportunità economiche.

Formazione , sviluppo e produzione

Per garantire il successo del progetto, è essenziale formare le donne del villaggio. Verranno organizzati corsi di formazione teorica e pratica sull’agricoltura della Jatropha e sulla produzione di sapone. Questi corsi si terranno in un’aula costruita appositamente e nei campi messi a disposizione dalla Congregazione e dalla comunità cattolica locale.

La produzione di saponette avverrà in un laboratorio esistente, con l’aggiunta di alcune attrezzature necessarie per aumentare la capacità produttiva. Il sapone prodotto sarà venduto a livello locale e regionale, offrendo un prodotto di qualità a un prezzo competitivo.

L’olio di Jatropha non solo sostituisce il kerosene per l’illuminazione domestica, riducendo l’inquinamento, ma viene anche utilizzato per far funzionare un mulino a motore nel villaggio. Questa soluzione ecologica e innovativa rappresenta un esempio di come le risorse locali possano essere sfruttate per migliorare la qualità della vita.

Impatti Positivi

Il progetto ha il potenziale di trasformare la vita di molte persone a Murugaragara. Con l’aumento delle entrate derivanti dalla vendita di saponette, le famiglie possono migliorare le loro condizioni di vita, acquistando attrezzature agricole, biciclette per il trasporto dell’acqua e investendo nell’istruzione dei giovani, soprattutto delle ragazze.

Inoltre, la coltivazione della Jatropha contribuisce a ridurre l’erosione del suolo e utilizza terreni non adatti ad altre colture, promuovendo una gestione sostenibile delle risorse naturali.

Conclusione

Il progetto Jatropha non è solo un’iniziativa economica, ma un vero e proprio percorso di empowerment per le donne di Murugaragara. Fornendo formazione, risorse e nuove opportunità di reddito, questo progetto contribuisce a costruire un futuro più prospero e sostenibile per tutta la comunità. Con il supporto continuo e l’impegno collettivo, Murugaragara può diventare un modello di sviluppo rurale sostenibile per tutta la zona.