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Un’altra Pasqua nella pandemia
Ancora una volta i riti della Settimana Santa saranno in parte condizionati dalle norme per contenere la pandemia. Dopo la Nota della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti dello scorso 17 febbraio, ieri la presidenza della Conferenza episcopale italiana ha dato alcune indicazioni su come celebrare i riti dalla Domenica delle Palme alla Pasqua, che rispetto allo scorso anno potranno avvenire anche in presenza dei fedeli. Lo scorso anno, infatti, non fu possibile ai fedeli assistere personalmente ai riti complice il lockdown che fermò il Paese per oltre due mesi.
I vincoli del Protocollo di maggio 2020
Da maggio dello scorso anno la presenza dei fedeli, seppur con limitazioni e obblighi, è permessa durante le celebrazioni, in base al protocollo stipulato tra governo e la presidenza della Cei. La nota della Conferenza episcopale, ricordando appunto che il popolo può partecipare in presenza alla Messa, esorta che tale presenza avvenga anche durante i riti della Settimana Santa «nel rispetto dei decreti governativi riguardanti gli spostamenti sul territorio e delle misure precauzionali». Anche la possibile presenza del regime di coprifuoco – che ha già inciso per esempio sull’orario di celebrazione della Messa della Notte di Natale – dovrà essere tenuto in considerazione nel fissare l’ora delle celebrazioni in questione.Ovviamente per queste Messe particolari non è pensabile a una loro ripetizione nell’arco dello giornate. Anche per questo, essendoci comunque delle limitazioni di posti nelle chiese, la Nota della presidenza Cei parla della possibilità di ricorrere all’uso dei social media, «solo dove strettamente necessario o realmente utile». Dunque sì alla possibilità di trasmettere online la celebrazione, ma, raccomanda con forza la Nota, «l’eventuale ripresa in streaming delle celebrazioni sia in diretta e mai in differita e venga particolarmente curata nel rispetto della dignità del rito liturgico». Anche per questo si preferisce che la «diffusione mediatica» riguardi in particolare «le celebrazioni presiedute dal vescovo, incoraggiando i fedeli impossibilitati a frequentare la propria chiesa a seguire le celebrazioni diocesane come segno di unità». Gli stessi media della Cei (Tv2000 e il circuito radiofonico InBlu2000) «copriranno tutti gli appuntamenti della Settimana Santa presieduti da papa Francesco».
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