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Un altro passo verso gli altari per Jérôme Lejeune: è venerabile
Compie un altro passo la causa di beatificazione e canonizzazione di Jérôme Lejeune, il medico francese che scoprì la Sindrome di Down e che fu il primo Presidente della Pontificia Accademia per la Vita.
Il Papa ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei santi a promulgare il decreto che riconosce “le virtù eroiche del Servo di Dio Jérôme Lejeune, fedele laico; nato il 13 giugno 1926 a Montrouge, in Francia, e morto a Parigi il 3 aprile 1994″.
Chi è JérômeLejeune
Grande scienziato francese, con le sue scoperte ha permesso di decifrare il mistero di una malattia della quale si ignorava l’origine genetica come la Trisomia 21. Eccezionale uomo di scienza, credente dalla fede cristallina, medico, marito e padre (di cinque figli), uomo di grandi virtù umane, intellettuale coinvolgente e persuasivo, che fu primo presidente della Pontificia Accademia per la Vita (sebbene per soli due mesi, dal febbraio 1994 al 3 aprile, quando morì), nominato da Giovanni Paolo II, suo profondo estimatore.
La scoperta sessant’anni fa dell’anomalia alla base della Sindrome di Down fu orientata dalla sua inesausta ricerca di poter contenere le forme di ritardo cognitivo diagnosticandole tempestivamente e, di scoperta in scoperta, se possibile anche prevenendole.
Resta determinante ciò che Lejeune scoprì per far cadere lo stigma sociale su quelli che erano spregiativamente considerati «mongoloidi». L’applicazione eugenetica di quegli studi era dunque agli antipodi rispetto al suo approccio, coerente con il suo rifiuto dell’aborto, della fecondazione extracorporea e di ogni forma di selezione e di forzatura della maternità naturale, convinzioni moralmente radicate e scientificamente argomentate senza paura e in ogni sede, che però gli costarono l’aperta ostilità di tanti colleghi, intellettuali, mass media e del mondo accademico, con ostacoli continui alla sua attività di ricerca.
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