È tempo di vivere con concretezza la fede in Dio e l’amore verso il prossimo

È emersa la necessità di avviare una riflessione ampia su quanto e come l’emergenza da Covid-19 inciderà sul Paese e sulla Chiesa”. È quanto si legge nel comunicato finale del Consiglio Permanente della Conferenza episcopale italiana, che si è nei giorni scorsi in video conferenza(QUI IL TESTO FINALE)

“Con convinzione – continua la nota dei vescovi -, è stato evidenziato ‘il valore testimoniale’ dei gesti con cui le diocesi si stanno facendo vicine ai bisogni materiali e spirituali della gente. In modo particolare delle famiglie, spesso costrette a rimanere separate a causa dei provvedimenti che i diversi Paesi stanno mettendo in atto per contenere il virus. Quello che si sta delineando è dunque il volto bello e creativo di una comunità ecclesiale che nella pandemia è riferimento per molti“.

In un’ottica di fede, hanno concordato i vescovi, “quanto viene sperimentato quotidianamente non può non stimolare a trovare ‘soluzioni nuove’, secondo quella ‘creatività dell’amore‘ di cui ha parlato spesso Papa Francesco”.

“È tempo di vivere con concretezza la fede in Dio e l’amore verso il prossimo, promuovendo modalità di condivisione e di cura pastorale, che pongano al centro le persone con i loro bisogni”.

L’annuncio “forte e credibile della ‘buona notizia’ del Cristo Risorto è più che mai urgente e necessario”.

L’invito è “a intensificare l’intimità con il Signore nelle forme che la vita consente e suggerisce: nella meditazione della Parola di Dio, nella preghiera personale e in famiglia, nell’offerta del proprio lavoro essenziale per il mantenimento dell’intera società, nella disponibilità ai servizi di volontariato per alleviare i pesi soprattutto dei più deboli”.

La comunione spirituale che unisce i credenti in Cristo – è l’auspicio dei vescovi – sia “il viatico per affrontare insieme le sfide di questa stagione dell’umanità”.

(continua a leggere https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/comunicato-finale-cei-novembre-2020)