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America al voto
Si è conclusa ieri la convention “virtuale” dei Democratici che ha, come previsto, indicato Joe Biden come candidato presidente contro Donald Trump alle elezioni del prossimo novembre.
Si rivendica nel programma che sarà presentato, nelle settimane che verranno, agli elettori una netta cesura con il recente passato, non è più possibile, infatti, secondo l’ex vice-presidente di Obama, commettere errori.
Il tasso di disoccupazione è, in queste settimane, superiore a quello della Grande Recessione. Milioni di persone hanno, difatti, perso il lavoro, il salario, e l’assistenza sanitaria.
Biden crede, tuttavia, che questo non sia il momento per ricostruire semplicemente le cose come erano prima, con tutte le sue debolezze, e disuguaglianza, ahimè strutturali.
Questo è per Sleepy Joe, nomignolo con cui Trump ha rinominato il suo avversario, il momento per immaginare e costruire una nuova economia americana e riscrivere il sogno americano per le prossime generazioni.
Si immagina, insomma, un’economia in cui ogni americano dovrebbe godere di un giusto compenso per il proprio lavoro e di pari possibilità di migliorarsi a prescindere dal proprio background familiare e sociale.
Per affrontare, quindi, questo periodo di crisi, Biden ha in mente un piano per creare milioni di posti di lavoro ben retribuiti e per dare alle famiglie americane gli strumenti e la libertà di cui hanno bisogno per ricostruire il loro paese meglio di come lo hanno conosciuto.
Si individuano così alcune sfide cruciali per il futuro.
Si sottolinea, ad esempio, l’importanza di (ri)portare a casa le catene di approvvigionamento critiche in modo da non dipendere più (come un qualsiasi sovranista nostrano?) da altri paesi nelle possibili crisi future.
Per fare ciò emerge la necessità di un piano per (ri)costruire una solida base industriale e catene di approvvigionamento in particolare costituite da piccole, e medie, imprese per mantenere e creare milioni di posti di lavoro ben retribuiti in tutto il paese.
Allo stesso tempo si ritiene strategico costruire un sistema infrastrutturale moderno ed attento alla prospettiva di un futuro energetico maggiormente equo e “pulito”.
È tempo, quindi, secondo Biden, di investire in infrastrutture moderne e sostenibili come e strade e ponti, ma anche reti energetiche e scuole e lavorare per la banda larga universale.
Parimenti si ritiene cruciale alleviare il peso dell’assistenza per i genitori che lavorano, in particolare, anche negli Stati Uniti, le donne.
Si annuncia così un piano per rendere molto più facile permettersi l’assistenza all’infanzia e per garantire che i parenti anziani e le persone con disabilità abbiano un migliore accesso all’assistenza domiciliare e comunitaria.
In tal senso si immagina di aumentare le retribuzioni per i “caregiver” e gli educatori, creando, allo stesso tempo, milioni di nuovi posti di lavoro ben retribuiti in questo settore.
La ricetta democratica sarà abbastanza convincente o, nonostante tutto, gli americani sceglieranno ancora the Donald?