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Il servizio come esperienza di crescita umana e di fede
Il servizio di carità è una vera e propria scuola di vita perché permette di fare esperienze positive e concrete di identità, di relazione e di prossimità. Inoltre, dire servizio significa porre al centro alcuni valori intrinsecamente educativi come: gratuità, centralità della persona, condivisione, solidarietà. Sappiamo bene che l’età dell’adolescenza rappresenta un periodo di vita durante il quale si verificano dei cambiamenti radicali che riguardano il corpo (maturazione biologica), la mente (sviluppo cognitivo) e i comportamenti (rapporti e valori sociali). Gli adolescenti in questo tempo hanno bisogno soprattutto di stimoli esterni e di sostegno per giungere infine alla definizione di sé. Nel mondo di oggi l’adolescente rischia purtroppo di trovarsi praticamente solo in questo cammino non facile e ricco di insidie, ecco allora l’importanza di avere accanto dei veri padri e delle vere madri, degli insegnanti motivati e degli educatori umili che, con amore, sappiano trasmettere il gusto e la bellezza di una vita costruita sull’amore, sulla giustizia, sul rispetto reciproco, sulla verità e sul dono. Il proporre esperienze di servizio nell’età dell’adolescenza permette ai ragazzi di confrontarsi con dei valori che danno significato alle loro azioni. La società di oggi propone molte esperienze di servizio all’interno del variegato mondo del volontariato, quello di matrice cristiana risponde però a precisi criteri che si ispirano a colui che è il centro vitale della vita di ogni cristiano, Gesù Cristo. Nella sua tipicità si distingue da quello laico nelle motivazioni che spingono il ragazzo ad andare incontro all’altro.
Il servizio vissuto a partire da un’esperienza di fede pone infatti al centro del suo agire non più la nostra fragile umanità e i nostri obiettivi, ma l’affidamento alla volontà di Dio e alla sua potenza creatrice. E’ nel vangelo che il servizio trova la sua profonda ispirazione e motivazione, è la storia Gesù di Nazareth ad affascinare e indicare il cammino, una storia d’amore e di donazione: egli “passò in mezzo a noi facendo del bene”. Il Buon Samaritano che passò accanto al malcapitato, lo guardò, “n’ebbe compassione”, “gli si fece vicino”, (…) “e si prese cura di lui” (Lc. 10,34), è questo lo stile di Gesù e, al tempo stesso, di ogni cristiano. Alla base del servizio inoltre c’è un’idea di persona che è “immagine e somiglianza di Dio”, un Dio che entra nella storia con libertà, gratuità ed umiltà, e che insegna la carità, l’amore, come principio della relazione tra Dio e gli uomini e degli uomini tra loro. La Carità, nel suo duplice volto d’amore per Dio e per i fratelli, diviene sintesi della vita del credente e via di santità anche per i giovani. Lo sguardo di fede, unito al servizio, apre il cuore e la mente degli adolescenti a un modo nuovo di vivere le relazioni, non più finalizzate ad interessi personali o di parte, ma all’amare l’altro per quello che è in modo disinteressato, solo perché egli è mio fratello e in Lui io riconosco il Dio della mia vita: lo tocco, lo nutro, lo ascolto, lo curo, lo amo. Il servizio svolto dagli adolescenti diviene quindi un luogo educativo che, attraverso un’esperienza concreta, facilita la maturazione della propria identità umana e cristiana. Proporre esperienze di servizio nelle nostre parrocchie, adattandole alle diverse fasce di età, rappresenta una valida opportunità di crescita che permette ai ragazzi di misurarsi concretamente con le proprie capacità e i propri limiti, agevolando la loro crescita all’interno di un’esperienza che non è soltanto umana, ma di fede. Naturalmente questo processo si realizza se i ragazzi sono aiutati nell’interiorizzazione e nella riflessione, altrimenti il “tesoro nascosto” del Vangelo rischia di rimanere sommerso dalla superficialità e dalla frammentarietà che minaccia la vita dei ragazzi e a volte anche quella di chi li accompagna e li educa.
TI RICONOSCO
È nel Vangelo che ogni servizio trova la sua ispirazione e motivazione. La Carità è sintesi di vita, è prodromo alla santità, è ciò che permette di aprire gli occhi e riconoscere Dio nel fratello che ci sta accanto. Le esperienze di servizio che ogni ragazzo può sperimentare nelle parrocchie o in altre realtà ecclesiali, diverse e adatte ad ogni fascia d’età, rappresentano valide opportunità per misurare i propri limiti e trovare la propria strada.
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