Centri Estivi 2021, ecco le regole

Riaprono i centri estivi e il governo detta le regole per i gestori e per le famiglie, comprensibilmente preoccupate per la sicurezza dei luoghi destinati a ospitare bambini e ragazzi. Il ministero della Salute, di concerto con Pari opportunità e Famiglia, emana un’ordinanza firmata da Roberto Speranza ed Elena Bonetti e che contiene le linee guida per le attività ricreative in centri estivi, parrocchie, associazioni, comunità, cooperative, scuole di danza, musica, teatro, nidi e via elencando, in luoghi chiusi o all’aria aperta come parchi, boschi, laghi e spiagge. Ecco le regole fondamentali. 

Pulizia e igiene 

Il gestore deve provvedere all’igiene periodica e approfondita delle superfici e posizionare cartelli informativi con i comportamenti corretti da tenere in diversi luoghi come ingresso, sale mensa, camere destinate al riposo notturno. Sono raccomandati anche video esplicativi per le famiglie, da diffondersi sui social o sui siti web delle strutture. Dopo la disinfezione, attrezzi e giocattoli devono essere risciacquati. I servizi igienici vanno puliti almeno una volta al giorno. E’ consigliato che i gestori seguano per le pulizie il rapporto dell’ISS n.25/2020. 

Referente Covid 

«Il gestore deve individuare un referente Covid-19 all’interno della propria struttura che sovrintenda al rispetto delle disposizioni previste nelle presenti linee guida».

Sintomi sospetti 

I luoghi che ospitano bambini e ragazzi devono essere dotati (ma è un consiglio, non un obbligo), di spazi dedicati a ospitare minori e operatoriin caso di sintomatologia sospetta da Covid 19. Se un minore ha febbre o altri sintomi va isolato in un’area separata «sotto la vigilanza di un operatore possibilmente vaccinato» e vanno avvertiti subito i genitori. 

Casi Covid

Se il caso sospetto dovesse essere confermato come contagio da Covid, la struttura dovrà attivare «un monitoraggio attento da avviare in stretto raccordo con il Dipartimento di prevenzione locale» per individuare al più presto un eventuale focolaio. «In tale situazione l’autorità sanitaria potrà valutare tutte le misure ritenute idonee». 

Distanziamento

La distanza obbligatoria è di almeno un metro e perché sia rispettata, il governo ritiene «fondamentale» organizzare le attività in gruppi, i quali devono entrare il meno possibile in contatto tra loro e mantenere, se possibile, gli stessi operatori per l’intero campo scuola. Il numero massimo di ospiti deve tenere conto degli spazi disponibili. Le attività si devono tenere il più possibile all’aria aperta e i luoghi chiusi devono essere frequentemente aerati. 

Neonati

Poiché con i neonati e i bambini fino a 3 anni non è possibile garantire il distanziamento fisico, gli operatori devono usare, oltre all mascherina chirurgica, «ulteriori dispositivi (es. dispositivi per occhi, viso e mucose)». 

Mascherine

Devono essere usate da tutto il personale e da tutti gli iscritti, tranne bambini sotto i sei anni. Il gestore deve avere sufficienti scorte di mascherine, sapone, gel per le mani, asciugamani monouso, cestini a pedale. 

Spostamenti

«I gestori possono organizzare visite e gite in giornata, nel rispetto delle vigenti disposizioni di sicurezza, con particolare riguardo al settore trasporti». 

Pernottamenti 

Ove no sia possibile «prevenire la condivisione di spazi comuni», i letti devono essere distanti almeno un metro «con eventuale inversione delle testate». Anche durante l’igiene personale dei bambini va garantito il distanziamento di un metro. Ogni giorno va misurata la temperatura ai piccoli ospiti con un termometro a distanza. La biancheria di ogni persona deve essere «mantenuta distinta l’una dall’altra». Lenzuola e asciugamani devono essere lavati «almeno una volta alla settimana o comunque prima dell’utilizzo da parte di un’altra persona». E questa regola in realtà appare il minimo indispensabile visto che si tratta di un virus. All’ingresso di ogni camera o tenda è consigliato (non obbligatorio) posizionare un erogatore di gel idroalcolico. 

Pasti 

Prima di ogni pasto gli operatori devono lavarsi le mani e lo stesso devono fare dopo aver aiutato i bambini. Posate, bicchieri e stoviglie devono essere monouso e «possibilmente biodegradabili».

Prima accoglienza

Il governo ha predisposto uno specifico protocollo per il primo ingresso. Non può entrare al centro estivo chi ha la febbre, presenta sintomi o è in isolamento domiciliare o quarantena. Il gestore deve prevedere un «registro di presenza» con i nomi di hi entra e chi esce per favorire il tracciamento in caso di eventuali contagi e deve mantenerlo per 14 giorni. 

Disabili 

L’ultima sezione delle linee guida riguarda bambini e ragazzi con disabilità, disturbi di comportamento o di apprendimento o particolari fragilità. Casi per i quali si richiede ai gestori di potenziare la dotazione di operatori, educatori e animatori nel gruppo «fino a portare eventualmente il rapporto numerico a un operatore, educatore o animatore per ogni bambino o adolescente inserito».Fonte: Corriere della Sera