Educare alla speranza che non delude

Lo scorso sabato, al mattino presto un drappello di livornesi è partito alla volta di Loppiano per partecipare al convegno regionale promosso dagli uffici pastorali della CET. Dopo l’incontro dello scorso anno sulla fede, questa volta è stata affrontata la seconda virtù teologale: la speranza. “Educare alla speranza che non delude”: questo il titolo del convegno, che si è snodato tra ricchezza di testimonianze e confronto fraterno.Una tavola rotonda introdotta dal frizzante don Gigi Verdi della Fraternità di Romena, ha riunito esperienze diverse.Marco Bartoletti, imprenditore di Calenzano, che crede nella dignità del lavoro per tutti e assicura occupazione, nella sua azienda, a ragazzi con svariate disabilità.Vanda e Alessandro Schiavi che hanno trasformato il lutto per la perdita dell’unica figlia quindicenne, in occasione di crescita spirituale. Testimoniano che il dolore può diventare luce ainostri passi e la ferita, feritoia per far entrare la Luce.Quindi Ferdinando Garetto, che ha fatto del suo essere medico, un servizio a favore delle famiglie e dei malati delle Cure palliative e ci dice “lavoro con i morenti e vedo la risurrezione!”Poi Riccardo e Irma Ghinelli della Comunità Papa Giovanni XXIII, che profondono il loro impegno nella scuola per affermare una modalità nuova di fare scuola, non basata sulla“competizione” e sul voto quale stimolo e meta dell’apprendere.I 14 laboratori pomeridiani sono stati occasione di scambio tra le esperienze diverse dei componenti dei vari gruppi rappresentativi di oltre 25 realtà, tra uffici pastorali della Toscana,movimenti, associazioni e nuove comunità presenti in regione.Ascolto, confronto e sguardo rivolto a Cristo, per prenderci l’impegno di essere testimoni credibili di speranza. Speranza che, come dice don Gigi, è “Qualcuno che mi butta una corda pertirarmi su”.