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Psicologia e fede
“Attento alle persone serie! Fidati solamente della gente felice!”. Tra le tante raccomandazioni questa è la più saggia. La felicità, infatti, rivela l’autentica realizzazione della propria vita. Una vita pienamente realizzata, al di la delle circostanze particolari, ha sempre come conseguenza la felicità.
Ne sa qualcosa Francesco Possenti, un ragazzo di Assisi che a pochi mesi dalla sua scelta di vita, scrive tra le sue lettere: “La mia vita è un continuo gioire”. La sua vita sarà breve ma intensa per aver scoperto il segreto della felicità. Un segreto che vale la pena scoprire per non incorrere nella pena dell’infelicità.
Gli psicologi ritengono che la felicità se cercata sfugge, un po’ come l’amore, più lo si cerca meno lo si trova. Non è la ricerca affannosa che ci fa scoprire la felicità ma la realizzazione della propria vita.
Francesco Possenti passa alla storia con un’identità e un nome nuovo, San Gabriele dell’Addolorata, modello proposto dalla Chiesa per quanti hanno eliminato la felicità dai loro giorni, sospettabili di eresia vitale, più o meno cosciente.
Purtroppo però, mentre la serietà gode la stima della nostra società, la felicità al contrario ha l’aria di fuga dalla realtà. E’ forse questo il motivo di tanta infelicità!
Ma se fosse questo il problema, tranquilli, c’è quel ventiquattrenne che rimedia tutto o quasi tutto: “Questo ragazzo ha lavorato col cuore”, ci dice chi veramente conosceva quel cuore di Gabriele per dire non ci sono “santi tristi” sarebbero solo “tristi santi” o falliti che è lo stesso. Del resto la gioia è un frutto dello Spirito (Galati 5,22), lo stesso Gesù lo desidera: “La vostra gioia sia piena” (Gv 15,11).
Morire ragazzo, e perfino col sorriso non è proprio della gioventù, che al solo accenno della morte parte un rito scaramantico. Ma il segreto della felicità, si mostra a chi come Gabriele ha accettato la sua realtà con tutti i suoi limiti e permette la nascita di quella gioia che si incarna nel cuore e si apre nel sorriso.
Il sorriso testimonia che la gioia ha gettato le sue radici nella vita psicologica e spirituale della persona. La sua vita è pienamente realizzata e dunque vissuta in pienezza.
“Il cuore allegro fa sorridere il volto” dice il libro dei Proverbi, e siccome il corpo appartiene all’apertura dell’essere, il sorriso fa nascere l’allegria unanime. Cosa c’è più contagioso di un sorriso?
“Un sorriso non costa nulla e arricchisce chi lo dona”, poiché manifesta la pienezza della vita e lo colora della sua bellezza.