Le giornate della Comunità

Domenica 8 ottobre alla Parrocchia di S. Giovanni Gualberto della Valle Benedetta è iniziato il cammino di catechesi centrato sulle giornate comunitarie. Ogni giornata comunitaria inizia alle 11,00 con la S. Messa, nella quale prima della benedizione finale è previsto un momento di Adorazione Eucaristica a misura di bambino,  segue il pranzo comunitario (ognuno porta qualcosa da condividere), nel pomeriggio c’è la riflessione per adulti e bambini, il lavoro di gruppo, la condivisione e il canto finale.

Quest’anno si rifletterà sulle lettere alle Chiese dell’Apocalisse, abbiamo pensato che in sintonia con il Sinodo che quest’anno è dedicato al discernimento, le lettere alle Chiese possano essere di aiuto a ognuno di noi e alla comunità in cui viviamo. Ci aiuteranno in questo percorso suor Raphaelle, eremita della diocesi di Firenze e Paolo Pinco Lorenzon predicatore itinerante di ispirazione gesuitica, che ci ha accompagnato nel cammino degli ultimi due anni.

Per ogni giornata è stato scelta una parola chiave, tratta dall’invito di conversione che l’Angelo fa ad ogni Chiesa.

In questa prima domenica ci siamo soffermati sul Prologo dell’Apocalisse, sulla chiamata a essere beati e sull’invito all’ASCOLTO.

Dopo l’introduzione al Prologo di suor Raphaelle, ci siamo divisi in gruppi e cercato di rispondere alla domanda: “a cosa dobbiamo porre ascolto, cosa ostacola questo ascolto, cosa lo favorisce?”.  Le risposte sono state varie ma un po’ tutti hanno confermato la necessità di ascolto della Parola, ma anche dei segni che le persone, l’ambiente ci mandano e come i pregiudizi e la poca disponibilità disturbino questo ascolto, mentre il silenzio e l’empatia lo aiutino.

I bimbi, accompagnati da Caterina, hanno a loro volta espresso con parole, piccole riflessioni, disegni cosa provano ad essere ascoltati e quando si sentono beati.

Una giornata vissuta in grande serenità insieme a famiglie, coppie giovani o più avanti negli anni, singole persone, bambini e ragazzi, tutti contenti di trascorrere un tempo dedicato alla riflessione ma anche a conoscersi meglio e ad essere di supporto gli uni agli altri.