Parrocchie
Il concerto alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Si terrà venerdì 4 marzo alle 21.00 nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo la XVIII edizione della Rassegna di Polifonia della Città di Livorno; ad esibirsi il coro giovanile “Il Calicanto” di Salerno.
Il programma intende proporre un percorso, inteso come un momento di ascolto che, facendo dialogare musica, parola, suoni, gesti, predispone il cuore a trasformarci intestimoni diequilibrio traTerra e Cielo,sensibili verso la benevolenza e la generosità dellaMadre e del Padree,cantando un canto di speranza, cercatori di luce tra le stelle e di fermezza tra le radici.
Il concertosi apre con un ciclo di brani tratti dal“LivreVermeil”, un manoscritto della fine del XIV secolo contenente canti danzati eseguiti dai pellegrini diretti al Monastero di Montserrat. Continuacon il Magnificat,un cantico del “Vangelo secondo Luca”,con il quale Maria loda e ringrazia Dio, del compositore O. Di Piazza, rappresentante di una importante generazione di direttori e compositori friulani.
Seguono ledue preghiere cattoliche, il Tota Pulchra del compositore francese Duruflé e l’Ave Maris Stella di E. Ugalde.
Per concludere il ciclo dedicato alla Madre, il Regina Coeli Laetare di Manolo Da Rold, compositore veneto di efficace e intensa scrittura polifonica.
Il passaggio al Padre avviene con un brano intermedio, che celebra la natura intera, il Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi, messo in musica, con una versione estremamente suggestiva, dalcompositore veneto Marco Zuccante. Di OlaGjeilo, giovane musicista norvegese abile nel creare atmosfere sonore ineguagliabili, due brani:Shimmering, Avegenerosa,meraviglioso inno scritto da Santa Ildegarda di Bingen nel XII secoloe rielaboratodal compositore che si ispira alle melodie tipiche del canto gregoriano, costruendovi sopra un poderoso sistema armonico; UbiCharitas, un inno gregoriano che si canta durante la lavanda dei piedi nell’ ultima cena.
L’atmosfera si sposta verso una nuova atmosfera,quella del peccato, del dolore e del perdono con il Miserere, Salmo 50, che Eva Ugalde,compositricee direttrice spagnola, riesce a dipingere con melodie e armonie struggenti. Un momento meditativo legato al passaggio dello spirito, alla sua consegna nelle mani del Padre, è rappresentato dal brano In manus tuas, le ultime parole pronunciate da Cristo sulla croce prima di morire.
Questa seconda parte si conclude primacon l’Agnus Dei,formula liturgica che invoca Gesù nel suo ruolo di vittima sacrificale per la redenzione dei peccati dell’umanità, diAntognini,pianista e compositore eclettico e significativo di nazionalità italo svizzera,e il CantateDominodel compositore tedesco Hassler, introito del tempo pasquale che termina con un Alleluia di gioia ed esultanza.
La dualità Madre Padre si estende ai temi della luce, del cielo e delle stelle che, intrecciandosi con il sacro, fanno risorgere il senso del divino, conducendo al concetto di un’essenza alta e “altra” che nutre la nostra condizione di “essere sulla terra” anelanti al cielo.
Questi passaggi verso la luce ci conduconoalla suggestivaatmosfera delbrano Stars di Esenvalds, scritto per coro e bicchieri che riesce a richiamare suoni“spaziali”.“Esodi essere onorato di esseretestimonedi tanta maestà”, è questal’immagine con cui termina l’inno alle stelle. A concludere tutto il percorsomusicale il brano Song of hope, che ci fa intravedere una terra nuova, abitata da questo anelito: “Canta per la speranzaCanta per i sogniCanta per l’amore”
Dal Livre Vermeil:
Laudemus Virginem
Stella splendens
Cuncti simus concanentes
Magnificat O. Di Piazza(1929 – 2013)
Tota PulchraM. Duruflé(1902 – 1986)
Ave Maris StellaE.Ugalde(1973)
ShimmeringO. Gjeilo (1978)
Regina Coeli Laetare M.da Rold (1976)
Laudes Creaturarum M. Zuccante (1962)
Ubi charitas Ola Gjelo (1978)
Miserere E. Ugalde (1973)
In manus tuas Anonimo
Agnus Dei – I. Antognini (1963)
Cantate Domino – H. L. Hassler (1564 – 1612)
Stars E. Esenvalds (1977)
Song of hope – S. Lindmark (1967)