Il Rosario

Roma Non è solo una coincidenza di date. Monsignor Mauro Parmeggiani conferma che nella scelta del Santuario di Nostra Signora di Fatima a San Vittorino (diocesi di Tivoli, alle porte di Roma), per trasmettere questa sera la recita del Rosario su iniziativa dei media della Cei, d’intesa con la segreteria generale della stessa Cei, c’è quasi una stratificazione di significati. «Il 13 maggio giorno della prima apparizione ai pastorelli – dice il vescovo di Tivoli e Palestrina –, il 13 maggio giorno dell’attentato a Giovanni Paolo II nell’anno del centenario della sua nascita. E anche se la nostra data l’abbiamo decisa prima – aggiunge –, saremo alla vigilia della giornata di preghiera, digiuno e opere di carità per liberare il pianeta dal coronavirus, che coinvolgerà il Papa e i lea- der religiosi nel mondo».

Perciò è stato del tutto naturale scegliere come sede del Rosario un Santuario intitolato alla Madonna di Fatima.Proprio così. A San Vittorino, sul modello di quanto avviene a Fatima, la sera del 13 maggio alle 21 c’è la tradizione di recitare il Rosario, fare la processione e celebrare la Messa. Stasera non lo potremo fare, ma attraverso il Rosario dei media Cei vogliamo anche creare un collegamento spirituale con tutti i fedeli della Madonna di Fatima.

Qual è il messaggio specifico che verrà stasera da questa “piccola Fatima” alle porte di Roma?Le apparizioni ai tre pastorelli avvennero in un tempo difficile, mentre era in corso la Prima Guerra Mondiale. E la Madonna insegnò a pregare, invitò alla penitenza, a offrire se stessi a Cristo affinché tutti si aprissero alla grazia di Dio, dicendo: “Alla fine il mio cuore immacolato trionferà”. Come a sottolineare che il bene prevarrà sempre sul male. In questo momento di pandemia sicuramente questo messaggio ci rincuora. Spesso abbiamo visto la frase “andrà tutto bene” e talvolta mi sono chiesto: come si fa a dirlo davanti a migliaia e migliaia di morti, a un’economia che sta crollando e a tanti disoccupati? Maria ci dice che andrà tutto bene se accoglieremo Gesù nel nostro cuore, se cioè impareremo da Lui ad amarci di più, a perdonarci di più, ad essere solidali tra di noi e più attenti ai poveri e a vivere nella pace tra di noi.

continua a leggere su https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/il-rosario-che-guarda-a-fatima