Parrocchie
L’incontro di Quaresima a San Ferdinando
Per l’inizio della Quaresima presso la Parrocchia di San Ferdinando il sacerdote della San Paolo, don Vincenzo Vitale di Milano, ha proposto alcune riflessioni per accompaganre il percorso spirituale che porterà alle celebrazioni del Mistero Pasquale, fondamento della vita cristiana.
La Quaresima come oggi è strutturata di quaranta giorni, con il suo forte simbolismo biblico, si afferma alla fine del IV secolo e dà a questo tempo un valore salvifico redentivo. Con il Concilio Vaticano II, viene ricordato il duplice carattere battesimale e penitenziale e ne fissa il tempo dal mercoledì delle Ceneri, fino alla Messa in Coena Domini esclusa; per conservarne l’unità interna ha ridotto il tempo di passione ad una settimana, dalla domenica delle Palme, nella quale si venera la passione di Cristo a partire dal suo ingresso messianico a Gerusalemme.
Per capire correttamente la Quaresima, dobbiamo metterla in relazione con il mistero pasquale celebrato nel Triduo e con i sacramenti pasquali che rendono presente quel mistero perchè sia partecipato e vissuto. La Pasqua è superiore in solennità ed efficacia a tutte le feste delll’anno liturgico. La Pasqua celebra il tutto della Redenzione: dal disegno divino di salvare l’umanità fino alla realtà presente della vita sacramentale della Chiesa, passando attraverso la creazione del mondo, l’elezione di Abramo, la costtituzione del popolo d’Israele, le profezie e riti sacri del sacerdozio ebraico, raggiungendo la pienezza dell’opera di salvezza con l’incarnazione, la manifestazione, la passione, morte e la glorificazione di Cristo. Poichè la Pasqua è la celebrazione in pieno di tutta l’azione salvifica di Dio, produce nella Chiesa un rinnovamento di purificazione e di santificazione che non si potrebbe sperare da nessuna delle altre celebrazioni dell’anno cristiano. Allo stesso tempo, per la sua eccellenza tra le feste, la Pasqua esige una preparazione ascetica: la Quaresima dove l’anima dei cristiani si predispone a ricevere con la massima pienezza il paschale sacramentum. La Chiesa vive questo tempo di quaranta giorni come azione strutturata in gesti e parole il cui significato è dato dalla Parola di Dio e dalla presenza operante in Cristo. “Tutta l’azione sacra compiuta dalla comunità è sacramento, cioè segno espressivo di quella realtà sacra, operata da Dio in rapporto e in continuazione degli eventi salvifici culminati in Cristo”.
La Quaresima è un grande segno sacramentale mediante il quale la Chiesa partecipa alla fede-conversione al mistero di Cristo che per noi fa l’esperienza del deserto, digiuna, è vittorioso sulla tentazione, scegliendo la via del messianismo del servo umile e sofferente fino alla croce. Essa ha quindi un carattere cristico-sacramentale-ecclesiale, perchè è celebrazione liturgica, e come tale, azione di Cristo e della Chiesa sua sposa. Pertanto è “viva partecipazione al mistero pasquale di Cristo che purifica la sua sposa”. L’accento va posto sull’azione purificatrice e santificatrice del Signore e le opere penitenziali sono il segno della partecipazione al mistero di Cristo che per noi si fa penitente col digiuno nel deserto, per cui tale penitenza acquista valore di azione liturgica, cioè di azione di Cristo e della sua Chiesa.
Il Battesimo e la penitenza sono i misteri propri della Quaresima. Con il Battesimo siamo stati radicalmente trasformati perchè convertiti, riconciliati col Padre e tra noi, essendo stati inseriti nel mistero pasquale. Col Battesimo è stato distrutto in noi il corpo del peccato perchè non ne siamo più schiavi e viviamo per Dio (cfr Romani 6,4-10). La penitenza si fonda sulla realtà stessa del Battesimo e viene ripresa e sacramentalizzata, per chi cade nel peccato dopo il Battesimo con il sacramento della riconciliazione. Quindi la Quaresima non solo prepara al Battesimo ( catecumeni e rinnovo delle promesse battesimali per gli altri), ma la Chiesa è chiamata a vivere le esigenze intrinseche di questo sacramento mediante una più profonda conversione. La Chiesa è una comunità battesimale.
Infine dobbiamo evidenziare la dimensione ecclesiale della Quaresima: la Chiesa tutta è convocata per essere purificata da Cristo suo sposo. Mentre Cristo è senza peccato, la Chiesa che è santa ma bisognosa sempre di purificazione perchè comprende nel suo seno i peccatori, non tralascia di fare penitenza e rinnovarsi.La penitenza quaresimale non è solo interiore e individuale ma anche esterna e sociale e tutta la Chiesa è chiamata ad impegnarsi in questa opera di riconciliazione affidatale dal Signore.
Un ultimo aspetto da considerare è la Quaresima come tempo favorevole per riscoprire l’autentico discepolo di Cristo. Gesù non si conosce dal di fuori, ma per condivisione di vita:”Se qualcuno vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua” (Marco8,34). La conversione cristiana (metanoia,) non è solo conversione morale, anche se può esigerla, ma è conversione a Dio che si rivela nelle scelte messianiche di Cristo; diversamente si pensa secondo gli uomini, non secondo Dio ( Matteo16.21-23). Sul piano esistenziale questo sta ad indicare quel cmbiamento intimo e radicale per effetto del quale l’uomo comincia a pensare, a giudicare e a riordinare la sua vita. Ecco che la Quaresima diventa scuola di purificazione e illuminazione perchè si vivono le parole di Gesù: Convertitevi e credete al Vangelo (Marco 1,15) e i mezzi suggeriti sono quelli di un ascolto più frequente della Parola di Dio, la preghiera più intensa e prolungata, il digiuno e le opere della carità.