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Preghiamo per i diaconi, “non sacerdoti in seconda”
I diaconi partecipano in una maniera particolare alla missione e alla grazia di Cristo. A loro è rivolta l’intenzione di preghiera di Papa Francesco per il mese di maggio. “Non sono sacerdoti in seconda” ma “guardiani del servizio nella Chiesa”:
“I diaconi non sono sacerdoti in seconda. Fanno parte del clero e vivono la loro vocazione in famiglia e con la famiglia. Si dedicano al servizio dei poveri che portano in sé il volto di Cristo sofferente. Sono i guardiani del servizio nella Chiesa. Preghiamo affinché i diaconi, fedeli al servizio della Parola e dei poveri, siano un segno vivificante per tutta la Chiesa.”
Il diaconato
Sono tre i gradi del sacramento dell’Ordine Sacro: episcopato, presbiterato e diaconato. Ai diaconi, si legge nel Catechismo della Chiesa cattolica, “compete, tra l’altro, assistere il vescovo e i presbiteri nella celebrazione dei divini misteri, soprattutto dell’Eucaristia, distribuirla, assistere e benedire il matrimonio, proclamare il Vangelo e predicare, presiedere ai funerali e dedicarsi ai vari servizi della carità”. Dopo il Concilio Vaticano II “la Chiesa latina ha ripristinato il diaconato come un grado proprio e permanente della gerarchia, mentre le Chiese d’Oriente lo avevano sempre conservato”. “Il diaconato permanente, che può essere conferito a uomini sposati – si sottolinea nel Catechismo della Chiesa Cattolica – costituisce un importante arricchimento per la missione della Chiesa”. Nel mondo, i diaconi permanenti sono quasi 47 mila.