Il Vangelo disatteso

“Addomesticare il Vangelo è una tentazione da benpensanti!” Inizia con queste parole forti la riflessione del Vescovo a conclusione della Via Crucis diocesana di venerdì scorso in S. Maria del Soccorso. Dopo aver ripercorso la passione e morte di Cristo, con i brani del Vangelo e le testimonianze di tanti uomini e donne perseguitati, vessati e uccisi semplicemente perché cristiani, monsignor Giusti ricorda quanto i cristiani d’occidente siano diventati tiepidi nella loro fede. “Per noi il problema relativo a Dio non è tanto l’ateismo quanto l’idolatria – continua – La questione che si pone e ci tocca più profondamente non è tanto se siamo credenti o atei, ma di quale Dio siamo credenti e di quale Dio siamo atei. Il nostro problema non è se esiste o non esiste Dio, ma quale sia il vero Dio: discernere tra il vero Dio e la moltitudine di idoli”, perché ci facciamo un Dio a nostra immagine e somiglianza, non viceversa, accomodiamo le Sue parole ai nostri desideri.  “L’addomesticamento del Vangelo è una tentazione ricorrente per la comunità cristiana, far rientrare lo scandalo della parola di Gesù (anche i suoi comportamenti, beninteso) nell’alveo del galateo delle buone maniere umane diventa un sotterfugio che anestetizza la portata rivoluzionaria di quel Dio che si è fatto uomo duemila anni orsono. Che cosa i cristiani hanno fatto della sconvolgente rivelazione che l’Eterno è colui che in cielo indossa l’unico indumento che gli si addice: il “grembiule” del cameriere di sala per servire a tavola i suoi figli stanchi della vita? L’impressione è che parlare dei cristiani in genere come i servi, i custodi della vita, i promotori, i consolatori, il balsamo amorevole dell’umanità ferita, sia un bel falso storico. Purtroppo la storia non ci smentisce”: sul Vangelo c’è scritto: non uccidere e siamo circondati dalla guerra.

Il Vescovo poi ha ricordato come fondamento della fede cristiana sia il farsi vicini a chi soffre, ai più poveri, ed ha menzionato l’opera della Fondazione Caritas con l’Emporio solidale che ha aperto proprio in queste settimane, ma soprattutto ha invitato tutte le parrocchie ad aprire le loro porte per ascoltare i più bisognosi; centri di ascolto veri e propri in cui si instaurino relazioni di prossimità e, attraverso i quali, in collaborazione con la Caritas, si possa sostenere chi ha bisogno.

guarda le foto della Via Crucis scattate da Antonluca Moschetti

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