Vieni e seguimi!

Una vera ricchezza per la Chiesa che è in Livorno nella Giornata della Parola di Dio: 6 nuovi Accoliti e 8 nuovi Lettori, due dei quali in cammino verso il Diaconato permanente. Una giornata di festa, di comunione, di gioia grande ma anche di impegno per il Ministero che questi fratelli e sorelle sono stati chiamati a vivere. 

Il simbolo di questa domenica – ha sottolineato il vescovo Simone nella sua riflessione – potrebbe essere un telefono che squilla. Anche noi, come gli Apostoli siamo dei chiamati. Un giorno il Signore è venuto e verrà, ci ha visto, ci vedrà, ci ha chiamati, ci chiamerà. Gesù predica, si rivolge ad alcune persone, esse lo ascoltano, credono in lui, abbandonano ogni cosa lo seguono. Un giorno si è rivolto anche a noi. Quando per la prima volta abbiamo sentito parlare di Lui, quando ci hanno raccontato di Lui? E chi ce lo ha fatto conoscere per primo? Quando abbiamo iniziato a sentirlo ed ascoltarlo personalmente? All’inizio della fede di ogni persona c’è la predicazione, c’è l’ascolto di Gesù il quale parla per mezzo della sua Parola, Scrittura proclamata dal suo mistico corpo che è la Chiesa.

La Parola è proclamata, corre per le vie del mondo: è accolta? – si è chiesto mons. Giusti, continuando nella riflessione – È frenata dalle nostre resistenze alla fede ma non fermata. L’arresto di Giovanni il Battista non ferma la corsa della Parola di Dio, essa infatti non può essere incatenata perché è Parola onnipotente che il Padre ha mandato nel mondo per salvarlo. Le nostre resistenze non fermano la forza della Parola di Dio. Siamo chiamati ad accogliere la Parola eterna di Dio perché non scambiamo un fulmine per il sole, una emozione con il gusto della vita, un piacere con la gioia, dei giorni invernali tiepidi con la primavera; non barattiamo un istante di piacere con la gioia, Dio con un idolo quale ognuno di noi rischia di essere. Siamo chiamati ad accogliere la Voce di Dio che ci chiama affinché possediamo l’essenziale della vita e non ci attacchiamo a ciò che passa. E per portare a compimento questo disegno di salvezza – ha concluso il Pastore della Chiesa livornese – Gesù sceglie dei collaboratori, ai quali affida il compito di annunziare la Parola che salva fino agli estremi confini della terra. Alla chiamata di Dio che liberamente sceglie i suoi collaboratori si risponde con la pronta disponibilità della fede, disposti a lasciare tutto per entrare e seguire il Signore.

Il Signore ci ha chiamato alla vita, ci ha chiamati con il Battesimo ad essere cristiani, chiama molti alla vocazione matrimoniale, chiama alcuni a essere e vivere come Lui, “alter Christi”, chiama altri ancora a vivere come lui nel totale dono al Padre e ai fratelli nella povertà, castità e obbedienza. Chiama voi oggi alcuni di voi a servire nella sua Chiesa come Lettori e accoliti.

Dio solo sa di quanti operai ha bisogno la sua vigna. Interpella tutti noi a un dono sempre più totale. Veramente non posso fare di più per Gesù? Può anche darsi che le mie condizioni di vita mi impediscano l’assunzione di nuovi servizi ma posso sempre crescere nell’intimità divina e arricchire la mia preghiera della forza travolgente della fede e spostare montagne e rendere così agevole il cammino di quanti annunciano il Vangelo.

Ricordiamo i nomi dei nuovi Accoliti: Giovanni Busiello – Gabriella Capaccioli – Daniela Cecchi – Fabio Cecconi – Marco Conte – Giacomo Sargenti e dei nuovi Lettori: Serena Barbieri – Franco Bottiglieri – Francesca Carlesi – Monica Cuzzocrea – Daniela Ferri – Massimiliano Luschi – Lucia Pachetti – Gianluca Taddei

Guarda le foto scattate da Antonluca Moschetti

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