Diocesi
“Devo impegnarmi a seguirti, a cercarti”
Giada Menicagli la catechista della parrocchia Sacra Famiglia di Shangai, nata in Cristo il 4 gennaio del 2003, è ricordata ogni mese alla fine della santa Messa, celebrata da padre Adriano in sua memoria, attraverso la lettura di missive di molte persone, che l’hanno conosciuta fisicamente o attraverso i libri che parlano di lei. Giada era una ragazza molto pia, aveva un amore per Cristo che la aiutava sia nella quotidianità, che nella sofferenza. Un Amore che riuscì a trasmettere ieri ai bambini del catechismo e dell’oratorio, ai malati che incontrava negli ospedali, alla famiglia che riusciva a rasserenare e a creare un’atmosfera di umiltà e di gioia, alle sue amiche che attraverso di lei si sono avvicinate al coro parrocchiale, oggi ai carcerati che la ritengono un faro nella notte e a tutte le persone che attraverso di lei arrivano a Maria e al Signore.
Giada era appassionata della vita, della gioia, amava gli animali, le persone. È stata una persona umile, semplice, che, in realtà, avendo incontrato il Signore e avendo un cuore così grande, era così straordinaria. Giada si è sempre sentita molto piccola davanti alla maestosità del “suo” Gesù, ma riusciva ad accordare il suo cuore per sentirLo sempre più vicino. In casa di Giada la famiglia Menicagli conserva non solo le lettere delle persone che scrivono per Giada, ma anche degli scritti di Giada stessa. Ultimamente è stata resa pubblica una lettera di Giada a Gesù, con cui aveva un dialogo continuo. Leggendo le stesse parole di Giada, con cui parla a Lui, emerge ancora di più la sua spiritualità, la sua anima. Questa è una lettera che Giada ha scritto per i bambini del catechismo il giorno 08 marzo del 2001.
Gesù caro, fratello mio, sei una persona straordinaria. Fondamentalmente potrei essere anch’io come te; ma sei una persona “fuori dal comune”. Perché? Perché hai saputo, voluto comunicare una realtà a noi ignota. La tua scelta: l’amore che va oltre. Ma Tu sei tollerante e semplice con i semplici; sei medico con i malati ( non solo fisici). Sai essere anche crudo con chi non rispetta nostro Padre ( venditori del tempio). La nostra differenza è che Tu vivi ciò che credi. Io credo in ciò che vivo. Ecco che il Tuo punto di riferimento è Dio, il mio è me stessa. Tu sei più sfortunato di me. Nasci al freddo e povero. Devi lavorare fin da piccolo, sai che dovrai lasciare tutto ( casa, genitori, amici) per fare un cammino difficilissimo che ti porta a morire in croce. Ma sei anche “scelto”, perché hai tante ricchezze: fin da piccolo scopri che cosa è l’essenziale, scopri il valore del tempo. Sai vivere ogni momento: l’infanzia, l’adolescenza, l’età adulta unito al Padre (Riferimento verticale), per poi viverlo con gli altri ( riferimento orizzontale), con noi. Sai una cosa? Sei in una parola: attento. E lo sei anche oggi: Sei attento ad ognuno di noi. Avverto il tuo immenso amore, in ciò che hai insegnato. Mi hai insegnato che Tu sei l’essenziale, che anch’io con il Padre e lo Spirito Santo posso compiere miracoli, perché Tu mi hai scelto. Tu scegli noi e non viceversa. Mi hai insegnato ad avere fiducia in Te. Anch’io “gente di poca fede” (plachi le onde del mare). Ancora una volta ti hanno deluso, Ti ho deluso. Come hai fatto a morire per persone così? Ecco la differenza fra me e Te. Ecco perché il Tuo amore non ha barriere. Mi viene da dirti grazie, ma non basta. So che sarebbe comodo da parte mia dirti grazie e voltarti le spalle. No, non voglio farlo. Devo allora impegnarmi a seguirTi, a cercarTi. Dovessi riscrivere oggi una lettera a Gesù direi semplicemente: TI AMO! GRAZIE. Scritto da me per i bambini del catechismo. 09-03-01 GIADA
Ricordo che ogni 4 del mese c’è la Messa in memoria di Giada presso la parrocchia Sacra Famiglia, dove il parroco padre Adriano ha allestito un luogo di preghiera per pregare il Signore accanto al quadro di Giada e dove è possibile lasciare le intenzioni di preghiera.