“Paolo Dall’Oglio e la Comunità di Deir Mar Musa. Un deserto e una storia”

L’Associazione Alberto Ablondi, in collaborazione con l’Associazione Valle Benedetta, la Parrocchia San Giovanni Gualberto, l’Associazione Amici del Quilici, il Comitato Francesco Fiordaliso prete, il Segretariato per le attività ecumeniche e l’Unione delle comunità islamiche in Italia, ha organizzato un ciclo di incontri sul tema “Ripartiamo dal dialogo. Testimoni del dialogo tra fedi e religioni”. Il primo incontro, che si è svolto domenica 2 aprile, ha avuto ad oggetto il dialogo ecumenico, partendo dall’esperienza del cardinal Carlo Maria Martini e del Vescovo Ablondi; il secondo si è tenuto venerdì 21 aprile sul dialogo tra cristiani e islamici, prendendo come riferimento la testimonianza di padre Paolo Dall’Oglio e il monastero di Dei Mar Musa in Siria. Il terzo incontro si svolgerà venerdì 29 maggio alle ore 21 ed avrà ad oggetto il dialogo tra cristiani ed ebrei, avendo come riferimento Maria Vingiani.

L’incontro tenutosi il 21 aprile ha avuto come relatrici Francesca Peliti e Laila Mourabi: la prima è autrice del volume “Paolo Dall’Oglio e la Comunità di Deir Mar Musa. Un deserto e una storia” (edizioni Effatà, 2022); la seconda è una giovane ragazza musulmana, componente dell’Ufficio per il dialogo interreligioso dell’Unione delle Comunità islamiche in Italia.

Il confronto, guidato da dal prof. Pierluigi Consorti, docente all’Università di Pisa e membro dell’Associazione Ablondi, ha messo al centro le finalità e i presupposti per un corretto dialogo tra cristiani e Islam, sottolineando come sia l’incontro tra persone, nelle loro identità e diversità, a costituire il fondamento per “andare oltre” (come amava dire il Vescovo Ablondi) le differenze e le identità.

Particolarmente apprezzato è stato proprio lo “stile” nel quale l’incontro è stato condotto: “un bellissimo incontro, un seme importante in questo periodo storico”, come ha rilevato Antonino Avila dell’Associazione Ablondi. Mauro Nobili, sempre dell’Associazione, ha sottolineato il valore della testimonianza delle due donne, rimanendo in particolare colpito da quella della giovane ragazza musulmana: “davvero un tesoro, una credibile ambasciatrice della sua fede”. Commento condiviso anche da Luigi Giuliano, che auspica la possibilità in un prossimo futuro di far confrontare la ragazza con i giovani cristiani, anche della nostra città.

Don Cristian Leonardelli, Parroco dell’Abbazia della Valle Benedetta di Livorno dove si sono svolti i primi due incontri, ha introdotto entrambi gli appuntamenti dicendosi felice delle occasioni di incontro e di dialogo che essi hanno permesso, e sottolineando come il vero dialogo richieda sincerità del cuore e libertà di spirito, insieme alla disponibilità ad ascoltare l’altro senza pregiudizi e precomprensioni.

Il prossimo incontro, su “Maria Vingiani e le vie dell’incontro”, si svolgerà come detto venerdì 19 maggio p.v. nell’Aula Magna del Seminario diocesano di Livorno, e vedrà la partecipazione di Simone Morandini, vice Preside dell’Istituto di Studi ecumenici di Livorno e di Silvia Baldi del Centro Gesher di San Miniato, con il coordinamento di Francesca Del Corso dell’Associazione Ablondi.