Diocesi
A Casa Gavi tornano i ragazzi
È stata un’energica mobilitazione che ha visto coinvolte oltre quaranta persone, tra volontari, animatori e cuoche, gran parte della comunità parrocchiale di San Jacopo. L’iniziativa ha riguardato in particolare 25 preadolescenti di fine seconda e terza media, tra loro molti neo-cresimati che partecipando si sono resi protagonisti di un’esperienza corroborante, un’occasione speciale per farsi le ossa nell’amicizia, nella preghiera, nel servizio e nella condivisione.
Il primo giorno dopo l’arrivo e la sistemazione ci sono stati i giochi di benvenuto e una riflessione sui social. Poi apparecchiatura, pranzo e rigovernatura. A seguire un po’ di tempo libero e ripresa delle attività: giochi, quiz e gara di cucina fino a l’ora di Messa. Dopo la celebrazione doccia e cena. A fine rigovernatura tempo libero fino alle 23:00 e poi tutti a letto.
Il secondo giorno sveglia alle 8:00, colazione dalle 8:30 alle 9:30, rigovernatura. A seguire caccia al tesoro fino a ora di pranzo. Alle 12:45 apparecchiatura, dalle 13:00 alle 14:00 pranzo e dopo la rigovernatura tempo libero. Alle 15:00 ripresa della caccia al tesoro fino alle 18:30 ora d’inizio della Messa. Subito dopo doccia, apparecchiatura, cena, rigovernatura, piccola pausa di tempo libero e per chiudere la giornata dedicata alla ricerca del tesoro, Caccia Notturna fino alle 23:00 dopodichè di corsa a letto perché sfiniti.
Il terzo e ultimo giorno sveglia alle 8:30, un’ora di tempo per la colazione, rigovernatura e poi attività. Messa prima di pranzo, consumazione del pasto, pulizie, preparazione del bagaglio e rientro presso le proprie abitazioni.
Sono stati giorni impegnativi che hanno richiesto grande preparazione e organizzazione.
I giovani della parrocchia che danno la loro disponibilità ad un servizio come questo vengono semplicemente definiti volontari, ma non è così: sono molto di più. Un animatore si deve snodare tra vari ruoli. Deve essere per i bimbi che gli vengono affidati un punto di riferimento in ogni circostanza. Deve essere come una mamma e un babbo: dolce e giusto nell’esercizio del proprio ruolo ed insegnare con il proprio esempio di vita l’amore per Dio e per gli altri. Deve essere amico, capace di consigliare e di aiutare i ragazzi nella loro crescita spirituale e morale. Quando questo avviene il risultato è sicuramente importante perché si va a disegnare, s colorare, un quadro intrigante di passione educativa, di voglia di fare, di iniziative tenaci, vivaci, che senza dubbio lasciano nel cuore di tutti un bellissimo e indelebile ricordo.
L’estate porta con sé tante emozioni, tra le tante ci sono sicuramente quelle del campo estivo organizzato dalla propria comunità parrocchiale. La voglia di partire anche se come in questo caso si è praticamente rimasti in città, la voglia di stare insieme, di consolidare amicizie, farne delle nuove, la voglia di crescere insieme imparando a convivere con le differenze e i talenti di ognuno: questo è stato il campeggio in Seminario voluto, organizzato e vissuto dalla comunità di San Jacopo, insieme ad alcuni altri giovani di altre comunità che si sono uniti al gruppo.
Un grazie di cuore va al parroco mons. Ivano Costa, al suo vice don Vincenzo Cioppa, alle catechiste, alle cuoche e a tutti gli animatori e aiutanti coinvolti nel progetto. Il grande impegno di tutti, il lavoro di squadra hanno reso reale il desiderio più grande: vedere i bimbi felici.
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