Le aggregazioni laicali per la Giornata per la Vita

Aprendo l’incontro con i responsabili delle Aggregazioni Laicali, mons. Giusti ha ricordato le ultime riflessioni espresse dal Santo Padre sul concetto del “desiderio di Dio”, cioè dello sguardo  “rivolto verso l’alto” che è venuto a mancare nel nostro tempo. “Mi sento in linea con il Santo Padre”, ha aggiunto il Vescovo, sottolineando le sue lettere pastorali e la prossima uscita del suo libro “Non aspetto che il tempo mi uccida. Chi mi può salvare?”. Libro che si propone di riscoprire il kerigma cristiano perché su questo tema c’è una indifferenza di fondo, così come la Chiesa deve essere missionaria perché in caso contrario è morta! Bisogna anche ripensare a quello che può essere “il sevizio”.

Intanto riguardo al Sinodo per l’Italia indetto dal Papa, domenica 23 gennaio alla Chiesa del Soccorso, alle 16.30 si terrà una Messa che precederà l’incontro alle 17.30 dei Delegati sinodali sulla rilettura del Sinodo della Chiesa Livornese tenuto dal Vescovo Ablondi. Sotto la guida di Mons. Paolo Razzauti e di don Bruno Giordano ci si chiederà “cosa rileggere?” di quel Sinodo per chiederci quali indicazioni sono ancora profetiche, visto che alcune sono ancora da attuare.

Il Vescovo ha poi fatto alcune proposte sul “Seminario di studio sulla natalità a Livorno”, una giornata di studio ad invito che vuole esaminare il quadro statistico e non solo, della natalità  negli ultimi dieci anni, per poi condurre una riflessione sulle “buone pratiche” per le famiglie che hanno a cuore la natalità e l’accoglienza dei bambini. Si passerà poi -ha continuato Mons. Giusti- alle “valutazioni e proposte” con l’intervento di tutti i sindaci della Provincia livornese e anche del Presidente della Regione. Naturalmente ci sarà la presenza dell’Asl a vari livelli e dell’Ordine dei medici pediatrici. Al termine le conclusioni del Vescovo. In sintesi si tratta di “muovere il territorio locale” su questa scottante problematica.

Su questo tema del Seminario aveva già lavorato la Commissione del “Movimento per la vita” che ha esposto i risultati delle loro ricerche proponendo il nome di alcune persone atte ad esplicitare le varie problematiche, su cui è imprescindibile una “informazione incisiva”, “una presa di coscienza” e “le conseguenze, morali, sociali, politiche, della denatalità”. E’ stato proposto anche di coinvolgere l’Ordine delle ostetriche, di non fare inutili polemiche sull’aborto che ormai è Legge, ma come incidere sul non ricorrervi. E’ stato anche sottolineato che la scelta di fare o non fare figli è una “scelta di costume” che dipende “dalla società in cui viviamo” è quindi “un fatto culturale” da provare a cambiare.

Il Vescovo ha raccolto tutti gli interventi di cui molti collimavano con le sue proposte, ha in linea di massima stabilito di realizzare il Seminario il 5 Febbraio, sabato mattina. I soggetti che lo promuovono sono le Aggregazioni Laicali insieme alla Diocesi. Il quotidiano l’Avvenire è il più indicato a darne conoscenza oltre ai media locali, che si possa integrare gli interventi del seminario con un breve video.

Come poter incidere sul nostro territorio? Invertendo il trend negativo con “le buone pratiche” e in questo senso il Vescovo contatterà l’Associazione dei Comuni Italiani di Trento, mentre una trasmissione “Si fa sera parliamone”, con la presenza della dottoressa Assuntina Morresi, corroborerà preventivamente il Seminario.