Diocesi
Un segno che si ripete da 25 anni
Da 25 anni ormai, il sabato precedente al giorno di Natale un treno si ferma in ogni stazione italiana. Scendono frettolosamente alcuni Scout con una lanterna e passano la fiamma alle candele dei gruppi di persone raccolte presso il binario di arrivo. Un passaggio veloce, qualche saluto e poi si riparte verso la fine dello Stivale. Questa è la “Luce della Pace”, una luce che proviene dalla Basilica della Natività di Betlemme, e per riceverla sabato 18 dicembre 2021 circa 800 gruppi scout di tutte le associazioni coinvolte si sono trovate nelle stazioni di tutta Italia per accoglierne l’arrivo in treno. Come avviene ormai da ormai 23 anni, tra tutte le tappe c’è stata anche stavolta la stazione di Livorno, il cui arrivo è stato organizzato dai gruppi scout AGESCI Livorno 2, Livorno 10 e Guasticce 1, in collaborazione con i gruppi MASCI 1 e MASCI 2 di Livorno. Hanno aderito anche i gruppi scout AGESCI Rosignano 1 e 2, alla stazione di Rosignano Solvay.
Ad attendere la tappa labronica del treno, in arrivo da Firenze verso le 15:00, c’erano 5 ragazzi in rappresentanza dei gruppi scout. Dopo la consegna, la Luce della Pace è stata portata alla chiesa dei Salesiani, dove alle 16:00 è iniziata una veglia organizzata dai gruppi scout suddetti, la cui partecipazione era aperta al pubblico. Don Simone Calvano, parroco della Comunità Salesiana del Sacro Cuore di Livorno, insieme a Don Cristian Leonardelli, assistente del gruppo scout AGESCI Livorno 10, hanno presieduto la veglia, invitando i fedeli riunitisi a mettersi in ascolto e a riflettere. Erano presenti numerosi lupetti, esploratori, guide, rover e scolte dei tre gruppi scout, con i loro capi, e gli adulti scout dei gruppi MASCI, per questo motivo la veglia è stata molto partecipata e sentita.
Ad aprire la veglia era presente Daniele Albrizio, un capo scout della Zona AGESCI di Trieste, che stasera proseguirà sulla nave verso Olbia per portare la Luce in Sardegna, mentre i suoi compagni di viaggio hanno proseguito verso Grosseto. Daniele, molto commosso, ha raccontato ai presenti l’importanza di questa giornata, e successivamente abbiamo assistito al racconto di alcuni personaggi: la pace, la fede, l’amore e la speranza. Di questi personaggi solo la speranza aveva la luce accesa, ma grazie all’incontro con un bambino, questo ha preso la luce della speranza ed è riuscito ad accendere tutte le altre luci, riportando a splendere anche la pace, la fede e l’amore. A seguire ci sono stati alcuni canti e riflessioni, tra cui l’ascolto della Parola e la lettura di un passo dell’enciclica “Laudato Si’” di Papa Francesco. Successivamente ognuno dei presenti ha avuto tempo per riflettere sulla necessità di preservare il creato, e dopo una Padre Nostro la veglia si è conclusa. Hanno partecipato altre persone, sia della parrocchia che non, e la veglia, in pieno stile scout, è stata molto semplice, ma vigeva tra i presenti un clima di raccoglimento e riflessione. Per i gruppi scout erano presenti anche i ragazzi e le ragazze che faranno la cresima, per loro è stato un momento importante di ascolto della Parola e di testimonianza. Il tutto si è concluso intorno alle 17:00, con la promessa di portare la Luce in tutti i gruppi scout, nelle realtà parrocchiali, nelle famiglie e nei luoghi simbolici dove svolgono servizio i nostri ragazzi.
Vista la significatività di questa iniziativa potrebbe essere interessante allargarla nei prossimi anni a tutta la Diocesi di Livorno, inserendola tra le attività della Pastorale Giovanile. Perché la Luce, che dalla Terra Santa attraversa tutta l’Europa, porta un grande messaggio evangelico di pace e speranza, valido per tutti. Un messaggio che merita di essere riflettuto, donato e condiviso, specie di questi tempi, specie a Natale.
La storia della Luce della Pace
La Luce della Pace nasce come iniziativa nel 1986, ad opera degli scout viennesi. Il progetto affonda le sue radici ancor prima, grazie alla radio-televisione ORF-Landestudio Oberoesterreich di Linz, la quale intraprese un’iniziativa natalizia di beneficienza nota come “Licht in Dunkel” – cioè “una luce nel buio” -, che in vista del periodo natalizio mirava a raccogliere offerte spontanee per aiutare i bambini invalidi, gli emarginati e i profughi bisognosi.
Nel quadro di questa iniziativa nel 1986 la ORF diede vita all’Operazione “Luce della Pace di Betlemme”, a cui gli scout viennesi decisero di collaborare fin dall’inizio, in linea con il punto chiave dello scoutismo: l’amore per il prossimo insito nel servizio e nella “Buona Azione” quotidiana, cioè nell’azione concreta. L’iniziativa nacque per ringraziare delle numerose offerte ricevute: un bambino austriaco veniva mandato ad accendere una lanterna alla fiamma della lampada che si trova nella Basilica della Natività di Betlemme, lampada accesa da secoli grazie alle donazioni di olio dei paesi di fede cristiana. La Luce della lanterna veniva poi portata a Linz in aereo e successivamente distribuita in tutta l’Austria grazie alle Ferrovie Austriache. Negli anni successivi, grazie all’impegno degli Scout austriaci, la Luce della Pace ha raggiunto in treno un nuovo paese dell’Unione Europea ogni anno.
In Italia la Luce della Pace è arrivata quasi fin dall’inizio, grazie al contributo delle Associazioni Scout Triestine, che si sono impegnate nel portarla in treno per gran parte dell’Italia. Quasi subito hanno aderito anche le principali associazioni scout cattoliche italiane, quali AGESCI, MASCI, FSE e AMIS. Finché queste ultime nel 2010, insieme alle Associazioni Scout Triestine, hanno fondato per ragioni organizzative il “Comitato Luce della Pace di Betlemme”, riuscendo a raggiungere ogni stazione e ad aumentarne di anno in anno il coinvolgimento.