Diocesi
Riscoprire il Natale nello spirito dell’Associazione
Dopo due anni di isolamento, il Serra Club ha ripreso le attività in presenza e gli auguri di Natale sono stata l’occasione per vivere un momento di serenità. L’ingegnere Gambardella nel volgere i saluti ai presenti ha ricordato una grande figura del ‘900, Natalia Ginzburg che nonostante fosse ebrea e atea aveva un profondo rispetto del cristianesimo da riconoscerne un valore inestimabile infatti essa diceva : “Ma il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea dell’uguaglianza fra gli uomini, fino allora assente. La rivoluzione cristiana ha cambiato il mondo. Vogliamo forse negare che ha cambiato il mondo? Sono quasi duemila anni che diciamo «prima di Cristo» e «dopo Cristo».
Ha quindi ricordato la recente scomparsa dell’ex Presidente Paolo Lugetti che tanto ha dato al Serra e alla città di Livorno.
Padre Gabriele Bezzi cappellano del Serra ha condotto la sua riflessione sull’umiltà del presepio oggetto di tanta devozione in San Francesco. Egli infatti vedeva la povertà radicale nell’incarnazione, espressa anche esteriormente nel contesto povero della nascita. Qui Dio si affida ad una coppia di sposi e mendica l’amore dell’uomo per stare con noi.
Il Vescovo Simone Giusti, ricordando il carisma dell’associazione, ha invitato per il Santo Natale ad aprire il nostro cuore ai poveri e cercare di affrontare il problema immigrazione! Dobbiamo accogliere chi ha bisogno e far sì che non ci siano più situazioni dove le persone muoiono perché non trovano accoglienza.
Quest’anno ogni tavolo dove si sono ritrovati i soci e gli amici presentava gli elementi legati alla narrazione dell’evento della nascita descritto nel Vangelo di Luca e alcuni personaggi fanno riferimento al Vangelo apocrifo dello Pseudo Matteo. Fra questi, l’arcangelo Gabriele messaggero di Dio che annuncia al mondo la nascita di Gesù con il canto “Gloria in excelsis deo”; Maria, la Vergine che dette alla luce il Bambinello, Giuseppe suo sposo, che lo protesse, i Pastori che per primi ricevettero l’annuncio e che per primi andarono a trovare e adorare Gesù; i Magi che, provenienti da un lontano Paese d’Oriente, andarono e portarono i doni al Bambino; la stella che indicò ai Magi la meta da raggiungere. Infine la mangiatoia posta nella grotta, il bue e l’asinello, due animali molto importanti perché servivano da sostentamento ed erano strumento indispensabili per il lavoro e per il trasporto di persone e merci.