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84 progetti, per i quali saranno stanziati 16.187.209 euro
Sono stati resi noti i dati relativi alla riunione del Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo tenutasi a Roma, presso la sede CEI di via Aurelia 468. Sono stati approvati 84 progetti, per i quali saranno stanziati € 16.187.209 così suddivisi: € 8.779.234 per 39 progetti in Africa, € 3.623.553 per 25 progetti in America Latina; € 2.678.468 per 15 progetti in Asia; € 630.707 per 2 progetti in Medio Oriente; € 129.905 per 2 progetti nell’Est Europa e € 345.342 per un progetto in Oceania.
Tra i progetti più significativi tre sono in Africa. Uno in Benin, a Gougnenou, per la costruzione e l’equipaggiamento di un reparto di maternità in una zona in cui la mortalità materna e infantile è al momento altissima. In Nigeria, nella Diocesi di Enugu, è stata finanziata la realizzazione di un centro – presso il villaggio di Dodo – per il sostegno e la riabilitazione degli ex-detenuti. Il centro sarà dotato di refettorio e alloggi, anche per gli operatori, di una serra e di una fattoria, di un auditorium e dei necessari uffici. In Uganda, invece, è stata approvata l’edificazione della scuola secondaria di Wakiso per 300 bambini e ragazzi emarginati, con l’obiettivo di arrivare poi ad accoglierne fino a 1500, offrendo loro spazi per l’abitazione e le lezioni, funzionali e privi di barriere architettoniche per i disabili.
Tra i progetti latino-americani menzioniamo quello in Colombia, che coinvolgerà missionari, Croce Rossa e Caritas nella realizzazione di un’officina farmaceutica per medicinali non brevettati da distribuire sul territorio colombiano e venezuelano.
Segnaliamo ancora un progetto che sarà realizzato in Asia, in Indonesia, dove nella diocesi di Ruteng sorgerà, nell’arco di un triennio, un centro di formazione per ragazzi disabili al fine di insegnar loro un mestiere e favorirne l’emancipazione.
Nell’Est Europa, e precisamente in Bosnia-Erzegovina, a Vares, verranno creati un centro diurno per l’assistenza di anziani e disabili troppo isolati e una rete di assistenza domiciliare per servire, formando anche volontari e infermieri, circa 400 persone in difficoltà.
In Oceania, infine, è stato approvato un progetto in Papua-Nuova Guinea, a Kokopo, dove saranno costruiti 30 alloggi a basso costo destinati a soccorrere persone a basso reddito, attualmente costrette al ricovero in insediamenti abusivi e malsani.