Parrocchie
25° anniversario di don Guillaume Maene Nkuba
Domenica 20 Ottobre don Guillaume Maene Nkuba presiederà in Sant’Andrea la Messa solenne delle 11 per festeggiare il suo 25° anniversario di ordinazione sacerdotale. Lo abbiamo incontrato per farlo conoscere meglio a tutta la comunità diocesana. Intanto don Guillaume per tutti i parrocchiani di Sant’Andrea è “don Guglielmo” e da vari anni è impegnato come incarico di vicario parrocchiale. E’ nato a Goma nella Repubblica Democratica del Congo, ed è lì che ha incominciato il seminario per poi laurearsi in Teologia a Bukavu. Gli anni di studio teologico sono stati inframezzati dai tirocini in parrocchia, nell’occuparsi dell’educazione dei ragazzi e anche come insegnante di francese ai seminaristi.
La sua ordinazione è avvenuta per le mani del Vescovo di Goma, Mons. Faustin Ngabu, nella Domenica dedicata alle missioni il 23 ottobre 1994. Di solito le ordinazioni venivano fatte alcuni mesi prima ma in quell’anno furono rimandate a causa della sistemazione dei profughi provenienti dal vicino Ruanda. In Italia don Guglielmo ha fatto una prima tappa a San Vincenzo, poi ai primi di ottobre del 2008 è venuto a Livorno e da 11 anni vive ed opera in Sant’Andrea. A Livorno ci dice di essere stato accolto benissimo, al suo arrivo all’inizio, da don Andrea Brutto in Vescovado, poi da don Edoardo che gli fece subito visitare la chiesa e quindi lo presentò alla comunità parrocchiale, dove ebbe anche l’aiuto di una coppia di sposi, Carlo e Patrizia. La cosa più bella? La vita del sacerdote -mi dice- è quella di essere solo, perciò l’essere vicino alle persone, stare insieme alla gente, condividere problemi e gioie, è una cosa favolosa! I bambini che ho battezzato nel 2009, ora servono la Messa, è una gioia vederli così, è bello vedere le coppie che ho sposato e che hanno avuto figli. A Livorno vivo bene e non sono più ritornato nel mio paese perché la situazione politica è sempre instabile e manca la sicurezza del vivere.
Cosa ci vuol dire ancora? Viviamo in un mondo in tumulto, ma Livorno dimostra sempre la sua accoglienza. Molti giovani immigrati provenienti dalla Nigeria, dal Camerun e da altri paesi africani sono stati soccorsi dalla nostra comunità, hanno frequentato la Messa e addirittura aiutato a pulire la chiesa! Quando sono dovuti andar via i parrocchiani ci sono rimasti molto male. Come dice Papa Francesco e i Vescovi, “non si deve togliere lo sguardo” da chi si trova in difficoltà. Posso aggiungere che per me la benedizione delle famiglie è un momento di festa e nello stesso tempo di missione. Una famiglia musulmana mi ha fatto conoscere tanti senegalesi, l’armonia e l’amicizia negli incontri domina su tutto e i rapporti umani sono sempre i più importanti.
Grazie don Guglielmo! E come è riportato sul “Calendario” parrocchiale diciamo anche noi “Ad multos annos, caro don!!”